Gianluigi Capitanio 2009

“Nelle sue sculture, composte da elementi ferrosi riciclati, Paolo Camiz restituisce l’anima ad un progetto che ridà forma, vita e significati simbolici ad elementi inanimati ed abbandonati all’oblio. Il trittico formato da ‘Don Chisciotte’, ‘Sancho Panza’ ed ‘Il Mulino a vento’ è la sublimazione colta e poetica di tale respiro creativo che apre nuovi confini all’espressione artistica della scultura . I tre pezzi, vicini nel loro destino letterario ed immaginifico ma parimenti distanti nella loro isolata personalità e funzionalità, rappresentano il momento inventivo più alto dell’Artista che li fa interagire, come un unico quadro di sintesi, con le loro particolari diversità: l’elegante dissociazione elitaria di Don Chisciotte, l’attonita dipendenza e basso profilo di Sancho Panza con la sinuosa architettura del mulino a vento, archetipo maligno di ogni angheria ed ostacolo mentale da sconfiggere. L’estetica della scultura moderna ha trovato il suo geniale approdo nella duttile ed aerea musicalità compositiva di Paolo Camiz”.